Camera Oliva - Doppia

Camera Ninfa – Doppia

Caratteristiche

La camera doppia Ninfa dispone di un letto matrimoniale, ed è dotata di un balcone all’interno della camera che si apre su via Principe di Scordia.

La camera è dotata di tutti i comfort: scrivania, poltroncina, frigobar, aria condizionata, riscaldamenti autonomi, cassaforte, TV a schermo piatto LCD 32” , vetri camera insonorizzati, bollitore, bagno in camera con doccia, asciuga capelli, kit di cortesia e set di biancheria.

Ninfa Perché

La camera è titolata ad un’altra co-patrona di Palermo, per l’appunto Santa Ninfa, che assieme ad Santa Rosalia, Sant’Agata, Santa Oliva e Santa Cristina, rappresentano le principali figure protettrici di devozione della città.

Ninfa sarebbe stata figlia di Aureliano, prefetto di Palermo al tempo di Costantino, cioè agli inizi del IV secolo. Per la conversione di Ninfa al cristianesimo fu decisivo l’incontro e la frequentazione del vescovo di Palermo, Mamiliano. Il padre, Aureliano, cercò in tutti i modi di far recedere la figlia dalla nuova religione, fece persino arrestare Mamiliano con duecento altri cristiani e li sottopose a torture. Poiché ogni tentativo risultò vano, li fece rinchiudere in carcere, ma un angelo li liberò e li condusse in riva al mare, dove trovarono pronta una barca per prendere il largo. Si diressero verso nord e viaggiarono per mare fino all’isola del Giglio, dove rimasero qualche tempo in preghiera e solitudine.

Il desiderio di visitare le tombe degli apostoli Pietro e Paolo li spinse a raggiungere la città di Roma, dove Mamiliano morì subito dopo aver realizzato il suo desiderio e Ninfa lo fece seppellire vicino al mare, ad un miglio da una località denominata Bucina.

Un anno dopo, esattamente il 10 novembre, dopo un lungo periodo di stenti, anche Ninfa morì e fu sepolta in una cripta, sempre a Bucina. Gli abitanti del luogo, in seguito all’afflizione provata durante un periodo di siccità, pregarono la santa di intercedere presso Dio affinché piovesse. Si verificò il tanto desiderato miracolo e i fedeli cominciarono a venerarla come una santa.

La venerazione per la santa si diffuse nel Meridione e il 5 settembre 1593 l’urna argentea contenente la testa della santa giunse a Palermo, sua città natale. La reliquia fu accolta solennemente dal Senato cittadino prima di essere riposta sotto l’altare della cattedrale di Palermo, dov’era venerata almeno dal 1483. La traslazione dell’urna, dalla chiesa romana di Santa Maria in Monticelli alla città natale, fu possibile per l’attiva opera di mediazione che la Contessa d’Olivares riuscì a compiere presso il Vaticano.

Adulti:

2

Dimensione:

14 m²

Dimensione bagno:

4 m²

Tipo di letto:

Matrimoniale

Categoria:

Doppia

Vista:

Sul mare

Prezzo a notte

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